Campo di conservazione del germoplasma

Produzione e vendita di vini propri

Quando il gioco diventa scoperta…

Campo di Conservazione del germoplasma

L’azienda ha da sempre uno spirito di iniziativa molto particolare.
Difatti la produzione non è mai stata considerata come un dovere ma bensì come un piacere, il gusto di sperimentare è sempre stato il fulcro di tutto.
L’azienda ha come primo obiettivo quello di soddisfare i bisogni del pubblico, rispettando il territorio e cercando di utilizzarlo al massimo delle sue prestazioni.
I consumatori sono in continuo mutamento, e con il cambiamento di generazioni si ha anche la trasformazione dei gusti, e la ricerca costante di qualcosa di nuovo.

E quale modo è più funzionale del cercare una novità giocando?

Nel 1996 Pierpaolo Lorieri e Paolo Storchi accompagnati da una grande curiosità, dalla voglia di giocare e tanto amore per il viaggiare cominciarono il campo di raccolta di viti autoctone toscane, ovvero il campo di Conservazione del Germoplasma.

Essi visitarono a fondo la Toscana e raccolsero solo ed esclusivamente i vitigni autoctoni presenti in Toscana; quest’ultimi sono 51 varietà di cui 37 della provincia di Massa Carrara ; 11 sono sinonimi di uve già conosciute, e le ultime 5 hanno DNA sconosciuto e man a mano che passa il tempo si continua a determinare ciascuna di esse.
Queste 51 varietà sono state aggiunte alla “ banca dati “ delle specie di vitigni e vengono riconosciute da un etichetta dotata di un codice ( CRQ Code).

Questo campo è stato riconosciuto dalla regione Toscana ed è stato possibile realizzarlo grazie alla partecipazione tecnica del CRA di Arezzo.

Campo di Clonazione del Vermentino

Lo spirito di avventura e scoperta che caratterizzano l’impresa hanno incentivato a svolgere un campo di raccolta di una selezione di Cloni del vermentino, LOR 1 , in tutto il Mediterraneo.
Difatti Pierpaolo Lorireri e Paolo Storchi hanno visitato molti posti del Mediterraneo dove fosse possibile trovarlo ed hanno scoperto l’esistenza di specie di simile DNA.

Anche questo campo è stato riconosciuto dalla regione Toscana con la collaborazione tecnica del CRA di Arezzo.